Donadoni elogia Destro, anche senza gol

Il tecnico del Bologna: "Fa partite molto positive, è sufficiente"

1485163808748_Getty-600034331.jpgTre vittorie nelle ultime quattro partite e decimo posto in classifica con la gara contro il Milan ancora da recuperare.

Roberto Donadoni puo' essere soddisfatto del suo Bologna e non ne fa mistero anche se ad oggi l'obiettivo resta "continuare a crescere e dare continuita' al nostro cammino, vediamo cosa ci dira' il nostro futuro. Le premesse delle ultime 2-3 settimane, da prima della sosta in poi, sono state positive - aggiunge ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno - e ora vediamo di continuare su questo trend".

Arrivato nell'ottobre 2015 sulla panchina dei felsinei, Donadoni ha conquistato agevolmente la salvezza alla prima stagione e in quella in corso la squadra continua a migliorare confermando tutte le qualita' di allenatore dell'ex ct azzurro, in estate vicino al ritorno in Nazionale e spesso accostato alle panchine di grandi squadre, su tutte il Milan.

"Non si puo' mai forzare la mano a nessuno - commenta - Io ho ambizioni di poter arrivare in alto e conquistare traguardi importante ma il nostro cammino decidera' il nostro futuro. Il mio futuro passa attraverso il presente che significa fare bene a Bologna, portare avanti il programma che ci siamo prefissati. Il Milan? Per me rappresenta moltissimo ma sono realista e sto con i piedi per terra e faccio quello che l'oggi mi consente di fare". 

Il presente resta dunque il Bologna e un Mattia Destro che anche ieri e' rimasto a secco. "Ma la sua prestazione e' stata estremamente positiva - lo difende Donadoni - Anche se non ha fatto gol, ha distribuito palloni importanti, ha lottato, e' questo il Destro che mi piace, da li' a venire un bottino cospicuo di gol la differenza e' minima".

"Anche ieri, durante l'intervallo, gli ho detto che se continua a giocare con questa voglia, il gol lo fa e comunque, anche quando non segna, per me una prestazione come quella di ieri e' sufficiente. Deve dare continuita' a queste prestazioni, ha grandi potenzialita' e qualita' ma a volte si incupisce e pensa che il calcio sia tutto una questione di fare gol ma questo sport e' fatto di tante altre componenti e a volte la soddisfazione sta nell'essere bravi a dare la palla giusta ai compagni. Magari un attaccante e' valutato per quanto realizza ma per un allenatore non e' fondamentale solo quello e per me, se continua con questo trend, va benissimo".

Per quanto riguarda il percorso intrapreso dalla Nazionale di Ventura, secondo Donadoni "il calcio e' fatto di periodi, di fasi in cui c'e' da dare continuita' a una squadra piu' o meno consolidate e altre in cui i cambiamenti sono necessari. C'e' un ottimo materiale a livello di giovani, che vanno fatti crescere e quanto piu' i club riescono a disputare competizioni internazionali, meglio sara' per i giovani e di conseguenza per la Nazionale".

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  • pubblicato23.01.2017
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