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POLITICA

Renzi: "Escludo voto anticipato"

Riforme, settimana decisiva. Oggi riprende l'esame al Senato. Si apre fronte per riduzione deputati

Il parlamentare Pd Richetti apre alla proposta delle opposizioni di ridurre  il numero dei deputati da 630 a 500. Domani è atteso il voto segreto a Palazzo Madama

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Settimana decisiva per le riforme. Dopo la "salita" al Colle delle opposizioni contro la decisione della maggioranza di restringere i tempi di discussione sulla revisione del Senato, oggi proprio a Palazzo Madama, riprende l'esame degli emendamenti al Dl Boschi.  La discussione, infatti, avverrà in tempi contingentati per permettere il voto dell'Aula entro l'8 agosto.

Domani voto segreto su proposta riduzione deputati
"Se si arrivasse alla conclusione che il rapporto giusto è quello tra 100 senatori e 500 deputati, la troverei una scelta equilibrata, anche se alla fine quel che conta davvero è la chiarezza di funzioni tra le due Camere''. Con queste parole, il parlamentare Pd Matteo Richetti - tra i più vicini al premier Renzi - apre alle forze di minoranza. 

Domani, infatti, Palazzo Madama dovrà esprimersi con voto segreto su una proposta delle opposizioni che sostiene, appunto, la riduzione del numero degli scranni di Montecitorio da 630 a 500. Una misura non contemplata dal cosiddetto Patto del Nazareno, l'accordo stretto tra Pd e Forza Italia sulle riforme, al quale aderiscono anche le altre forze di maggioranza.

Con la proposta sulla Camera dei Deputati e l'opportunità del voto segreto, il Movimento 5 Stelle mira a scardinare l'intesa sul Dl Boschi.

Renzi: "No al voto anticipato, cambieremo l'Italia con le riforme"
L'ipotesi, secondo la quale il premier sarebbe tentato da un ricorso al voto anticipato nel caso le riforme si fermassero su un binario morto, è stata smentita dallo stesso Matteo Renzi.  "Leggo che punto al voto anticipato per cambiare l'Italia? Non è così, non si possono costantemente invocare le elezioni. L'Italia la cambieremo con le riforme e si voterà alla scadenza della legislatura". 

Forza Italia per il dialogo, "Noi fedeli al patto"
"Noi rispettiamo i patti e con questi l'accordo del Nazareno, ma se si vuole trovare un compromesso con le opposizioni alle riforme non si usa la minaccia, ma il dialogo costruttivo. Così si rischia di andare a sbattere" così l'organo dei gruppi parlamentari di Forza Italia, "Il Mattinale". Il riferimento è alla parole del vicesegretario Pd Lorenzo Guerini che accetta il dialogo con la minoranza solo a patto che ritirino gran parte degli emendamenti presentati.